Buongiorno professoressa,
qua in Canada sta andando tutto molto bene, sono già quasi a metà dell’ esperienza e il tempo mi sta volando. A scuola va tutto bene, nel primo quadrimestre ho frequentato la classe di inglese, yoga (all’inizio divertente poi è diventato un po’ pesante avendo ogni giorno, però un’ esperienza unica perché mai avrei immaginato di fare yoga), musica, design e child studies. Avevo iniziato con dei corsi diversi come anche matematica però ho deciso di cambiare perché stavano studiando cose che noi abbiamo già fatto e così ho deciso di provare a seguire corsi diversi.
La prossima settimana abbiamo gli esami delle materie che si concludono nel primo quadrimestre e poi cominciamo il secondo. Nel secondo frequenterò sempre inglese, musica, design e child studies, perché sono corsi annuali, però al posto di yoga ho scelto di fare storia canadese.
Arrivata a questo punto posso dire di essere già molto soddisfatta dell’ esperienza che ho scelto di fare, certo ci sono stati momenti di difficoltà però si superano tutti ed è incredibile come i momenti di gioia poi in qualche modo è come se li cancellassero tutti. I primi giorni sono stati abbastanza duri, in certi momenti mi veniva da pensare ”no, non ce la posso fare a stare qua 10 mesi”, mi addormentavo e quando mi svegliavo mi chiedevo dove mi trovavo, in certi momenti volevo solo restare in camera senza voler vedere nessuno, parlavo con la mia Host Mum ma non più di tanto e lo stesso con le altre due ragazze, la Belga e la ragazza dalla Spagna, arrivavamo a casa e ognuna di noi tornava nella propria stanza… I primi giorni sono stati anche molto lunghi, certo scoprivo magari tante nuove cose però le giornate senza scuola e non facendo nulla mi sembravano infinite e mi facevano tanto pensare a casa e mi sembrava come di non centrare niente in questa vita e in questo posto, ero molto disambientata.
L’ 8 settembre ho cominciato le lezioni, i primi giorni mi sentivo molto spaesata però fin dal primo momento tanti studenti mi hanno aiutato e ho conosciuto anche delle ragazze che sono come me exchange e ci siamo tutte ritrovate nella stessa situazione. Andando avanti con il tempo è andato tutto sempre meglio, la ragazza Belga che vive nella mia stessa casa è diventata per me come una vera e propria sorella, ci sosteniamo a vicenda, siamo sempre insieme, ci divertiamo e sono proprio contenta di trovarmi cosi bene con lei, una delle cose più belle è che ci capiamo una con l’altra, magari parliamo e la pensiamo allo stesso modo ed è una cosa che mi fa davvero contenta perché in certi momenti quando si è qua sembra di essere incompresi e soli. Fortunatamente mi fa sempre capire che la pensiamo allo stesso modo e questo capita soprattutto quando parliamo dello stile di vita diverso che c’è qua e anche della nostra famiglia ospitante.
Vivere qua è come vivere una seconda vita, come vivere una vita ma in un solo anno. Ho letto una frase che diceva ”It’s not a year in a life, but a life in a year” ed è proprio vera questa affermazione. Qua è tutto diverso, tante cose anche il contrario di come lo sono in Italia, tutto nuovo.. nuovi amici, nuova famiglia, nuova scuola, nuove abitudini.. Quando penso a quest’ esperienza è come se fossi sempre un po’ incredula di essere qua perché sembra tutto un sogno, un sogno perché sembra di dormire per tutto questo tempo in Italia, sembra di essere in un sogno perché sono consapevole che il 1 luglio quando atterrerò in Italia tutto questo sarà solo un ricordo e ricomincerà la mia vera vita. In certi momenti mi sento tanto confusa, mi chiedo come sarà quando torno, quante cose saranno cambiate e io sarò rimasta come ”indietro”, quante cose dovrò recuperare, quante decisioni dovrò prendere, e tutto questo mi mette un po’ di ansia però poi mi ripeto che devo vivere giorno per giorno questa esperienza senza pensare troppo a cosa succederà perché le cose andranno come dovranno andare e all’ Italia ci penserò quando tornerò.
Sono contenta di aver scelto di fare quest’ esperienza oltre al fatto del miglioramento della lingua, anche perché so di essere maturata e cresciuta. Sono contenta perché sono sicura che anche ripensando a tutte le difficolta, paure, insicurezze, mai mi pentirò di essere venuta e perché sono sicura che sarà una cosa che ricorderò sempre come l’ esperienza più bella e l’ esperienza che mi ha segnato di più. Credo anche che essere partita in questo periodo della mia adolescenza sia stata una giusta scelta perché mi serviva un anno cosi. La mia vita in Italia era diventata troppo colma di cose, tra scuola, musica, sport, corri di là corri di qua, non avevo mai un momento in cui potevo pensare a me stessa e a un po’ tutto in generale. Credo che sia stato il momento giusto perché avevo bisogno di lasciare tutto e stare un po’ sola con me stessa, perché stando lontana dalle persone a me più care e stando lontana dalla mia vita ho cominciato a pensare alle cose che ho fatto e alle persone che ho accanto a me, ho cominciato a pensare a questo come essendo al di fuori e non più ”la protagonista” della mia vita, è come se avessi fermato tutto e avessi cominciato ad analizzare tutto e grazie a questo ho capito tante cose che sono sicura che se fossi rimasta in Italia non sarei mai arrivata a capire. Ho capito i miei sbagli, ho cominciato ad affrontare le cose da sola, ho rafforzato il mio carattere, e una delle cose che mi ha colpito di più da quando sono qua è che ho capito chi mi è sempre stato vicino e continua a starmi vicino, e chi crede in me veramente.
Le racconterò tutto al meglio quando tornerò, il tempo sta passando davvero fin troppo veloce, il 18 febbraio viene a trovarmi mio fratello con Elia e una mia amica. A fine marzo invece vado a Cuba con la mia famiglia ospitante e la mia sorella internazionale Belga, insomma tutto fin troppo bello.
Posso chiederle se magari può provare a chiedere a qualche professore se mi può mandare qualcosina, per esempio di tedesco, sloveno, economia, italiano o quello che comunque riuscirei a fare.
Mi mancate tutti, un abbraccio. Mi saluti tutti i miei compagni e i professori!
Sofia
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